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A Familiar Sight

Conosciamo bene lo scenario della sala d’attesa dell’ambulatorio medico, affollato di gente che aspetta per quello che sembra delle ore. E’ pesante solo la prospettiva di dover andare dal medico, dove siamo seduti spalla a spalla, costretti a sfogliare vecchie riviste ed ad origliare le telefonate degli altri, specialmente se già non ci sentiamo bene. Io, da medico per oltre 40 anni, capisco pienamente la vostra frustrazione. Ho un medico di famiglia anch’io e non pretendo dei privilegi speciali!

Quando i medici scarseggiano ed il numero degli assistiti è in aumento è chiaro che per accomodare tutti Il tempo allocato per ogni visita sarà necessariamente limitato. E se uno aggiunge l’arrivo del medico spesso in ritardo e gli immancabili pazienti che chiedono di passare davanti perchè hanno un “problema piccolo” il tempo utile si riduce ancora. Mentre sto seduto nell’anonimato in silenzio insieme a loro noto che molti si lamentano che i medici hanno sempre fretta. Altri sbuffano quando il medico passa troppo tempo con certi pazienti, anche se non hanno la minima idea del perchè. Quasi tutti lodano con nostalgia la figura leggendaria del vecchio “medico condotto” che veniva senza esitazione a casa a tutte le ore con il flacone di purgante per remediare istantaneamente ogni affezione.

E’ così bello quando la porta dell’ambulatorio si apre improvvisamente ed esce un paziente dicendo, “Avanti il prossimo!” Finalmente è arrivato il nostro momento tanto atteso per condividere le nostre preoccupazioni con il medico. Vi dico subito che questo è un’opportunità preziosa da sfruttare. Se ci prepariamo per la visita tenendo in mente il fatto che il tempo sia limitato possiamo realizzare il massimo profitto.

Io vi darei alcuni consigli per mettere a fuoco il vostro incontro:
Spegnete il telefonino completamente prima di entrare – ricevere una chiamata è un distrazione che depista la sequenza dei nostri pensieri. La nostra salute è la cosa più importante che abbiamo e non vogliamo interruzioni. Il medico stesso di solito cerca di rimandare le sue chiamate in un’orario dedicato senza avere i pazienti seduti davanti.
Munitevi dei documenti strettamente necessari da visionare, come referti o consulenze recenti, senza trascinare dietro dei tomi di fogli ingialliti che risalgono a vent’anni orsono – non possiamo aspettare che un medico spenda un quarto d’ora a separare le pagine per noi mentre gli parliamo dei nostri problemi. Alcuni portano addirittura tutte le vecchie fatture e la lista della spesa! Qualche volta è importante vedere un vecchio referto – ed il medico ve lo chiederà.
Riferite prima il problema più pressante che avete – citando sempre I sintomi, senza usare una terminologia medica e senza riportare delle diagnosi con le quali siete stati etichettati da altri medici. Anche se sapete di aver avuto, per esempio, una diagnosi di “gastrite” in passato, è meglio invece descrivere quello che sentite ora, come bruciore, pesantezza addominale, o nausea. Tocca al medico formulare la diagnosi in base ai sintomi attuali che riferite e all’esame obiettivo fatto sul lettino. Così evitate che il medico inconsciamente salti ad una conclusione errata.
Siate giudiziosi nel raccontare aneddoti se non sono strettamente pertinenti al vostro problema corrente. Storie personali, barzellette, reminiscenze e commenti sulla politica non sollecitati dal medico sono divertenti ma trasformano la visita in un’occasione sociale e sciupano il tempo rimasto per gli altri. Il medico deve tenere un’occhio sempre sull’orologio per poter visitare tutti coloro che aspettano. Sente, anche se non la percepite, la pressione di mantenere il flusso. Inoltre bisogna che inserisca le sue note in computer o che stampi delle richieste durante il vostro colloquio. Non è facile battere alla tastiera e dialogare contemporaneamente, come sapete se cercate di scrivere un SMS e parlare con qualcuno accanto allo stesso momento. C’è il pericolo di sbagliare. E’ preferibile, dunque, mantenere un momento di silenzio quando sta scrivendo.
Se non avete capito le istruzioni del medico non esitare dirglielo – un minuto in più speso per chiarirle servirà per prevenire errori. Fingere a capire non va bene. Noi medici purtroppo tendono a utilizzare un gergo che a noi sembra chiaro limpido. Frasi come “insufficienza renale” sarebbero tradotte meglio, per esempio, in “reni che non puliscono bene il sangue,” oppure “una TVP,” che, semplificata, diventerebbe “un coagulo di sangue in una vena profonda.” Pochi sanitari hanno la capacità di spiegarsi bene ai malati.
Sorridete spesso – vedrete che anche il medico più scorbutico o altezzoso diventa più gentile di fronte ad un’atteggiamento amichevole. Un sorriso può essere disarmante, rendendo l’incontro più rilassato e meno inibito. E’ vero che in presenza di paura o dolore è difficile sorridere, ma qualsiasi medico vi rispetterà ancora di più per lo sforzo che fate sotto queste circostanze.

Una visita medica potrà essere un’esperienza soddisfacente sia per il paziente che per il medico se entrambi cercano di venirsi incontro con la comunicazione efficace e nel rispetto dei limiti del tempo. Delle informazioni importanti e qualche volta salvavita potranno essere scambiate anche in breve tempo. E forse le attese interminabili in sala diventeranno più brevi!